Home Extra Viaggiando s’impara: ecco quattro cose che mancano a Vasto

Viaggiando s’impara: ecco quattro cose che mancano a Vasto

da Redazione

Quest’estate andando a zonzo in giro per l’Italia abbiamo raccolto alcune idee che si potrebbero riproporre a Vasto per la prossima stagione. Forse solo nei nostri sogni, ok, però intanto le abbiamo messe in ordine e ve le raccontiamo qui. In realtà, dopo aver messo su Disclose magazine, disclosemagazine.com e tutte le varie appendici social, non riusciamo più a godercele le vacanze. Perché ogni cosa che vediamo la proiettiamo su Vasto e ci viene un po’ il nervoso, e ogni cosa che non vediamo ci rallegra al pensiero che a Vasto c’è. Abbiamo scoperto alcune pecche gravi, ma facilmente risolvibili. Innanzitutto invitiamo i commercianti e i gestori di bar, locali vari, hotel e ristoranti a viaggiare. Alcuni/molti sicuramente già lo faranno, ma a nostro parere dovrebbe essere d’obbligo almeno una volta l’anno, come la dichiarazione dal commercialista, mettiamola così. Almeno una volta l’anno è necessario andare a vedere posti nuovi, possibilmente turistici e sul mare per raccogliere nuove idee e avere parametri di confronto costruttivi. Si potrebbe migliorare sull’accoglienza, ad esempio, ma quello è un altro discorso. Per ora lasciamoci trasportare dalle ali dell’immaginazione e proviamo a diventare visionari, solo per un attimo.

1) Numero uno, impossibile da bypassare per una località turistica che sorride al mare come Vasto: immaginate baracche e baracchine azzurre e bianche disseminate per Vasto marina, con su scritto:

Escursioni in barca Costa dei Trabocchi/ Excursion Boat Trabocchi’s Coast 

Oppure

Giro in barca per le cale della costa vastese / Vasto’s Bay in Boat

Significherebbe offrire giri di un’ora? due ore? una mattinata? un giorno? Comprensivi di una mini guida che racconti qualcosa sulle cale, tuffi vari, servizio di trasporto con sosta alle baie più belle. Esiste in tutte, tutte le località balneari d’Italia che possono permetterselo, perché la Natura le ha fornite di insenature e piccoli paradisi da scoprire. Potremmo anche darglielo un nome alle cale, e inventarcelo noi sulla base della loro storia o conformazione, per renderle ancora più affascinanti.

2) La funivia! Ne abbiamo vista una notevole, a Taormina. Certo si tratta di una delle località turisticamente più all’avanguardia d’Italia, ma perché non realizzare quel vecchio progetto vastese nel cassetto da una vita? Si adatterebbe alla perfezione al territorio, diviso tra la città alta e il lungomare. Facile da prendere, riduce il traffico e lo smog e migliora decisamente la vivibilità del luogo, oltre a offrire panorami mozzafiato e diventare un’attrazione turistica.

3) Locali e ristoranti che hanno nomi e ambientazioni legate alla tradizione marinara e peschereccia. Turisticamente è un bel colpo d’occhio.

4) Un trenino che giri per la città, a mo’ di guida turistica. Che fine ha fatto il trenino che faceva il giro nel centro storico una volta? Perché non riutilizzarlo con un diverso scopo?

Ci fermiamo qui per il momento. Abbiamo capito qual è il problema di Vasto e di tutto l’Abruzzo: non ci sappiamo raccontare.

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