Le catarrette abruzzesi sono famose in tutto il mondo. Ogni abruzzese che si rispetti, in casa, ha il proprio ferro per realizzarle. Proprio questo ferro è infatti ricercatissimo: esistono siti web locali che ne vendono pezzi in ogni parte del globo. Le ricette però, come sempre, hanno molte varianti, così come i nomi dei dolci. Pizzelle, catarrette, ferratelle e neole. A prescindere da come vogliate chiamarle, noi qui scegliamo di raccontarvi la ricetta più autentica. Quella fatta in casa che si tramanda da generazioni. Scopriamola insieme.
La realizzazione di questo dolce dalla consistenza leggera, ideale a colazione o per una pausa pomeridiana col caffè non è complicata. Il rischio più grande è che l’impasto si attacchi al ferro (noi qui vi sveleremo un segreto per evitarlo). Questo dipende dalla quantità di farina e zucchero presenti, ma anche dalla qualità del ferro. Un vecchio adagio vuole che, come per le macchinette del caffè, più lo si usi più le pizzelle verranno buone. Ecco la ricetta.
- 2 uova
- 4 cucchiai di zucchero
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- Buccia di limone grattugiata o semi di anice, o un goccio di liquore: anice o sambuca
- 8 cucchiai di farina 00.
Il segreto per arrivare alla consistenza giusta, è fermarsi con la farina nel momento in cui “la pasta scrive”. Mescolare il tutto. L’impasto è pronto per essere “grigliato” dal ferro, che intanto sarà già sui fornelli da qualche minuto. Ha infatti bisogno di essere riscaldato da entrambi i lati prima di procedere. Prendere la quantità di impasto che entra in un cucchiaio da cucina e metterlo sul ferro. Chiuderlo e far cuocere per due-tre minuti, prima su un lato, poi su un altro, fino a quando la catarretta si colora di dorato. Con questa procedura andare avanti fino a riempirne un vassoio. Perché non provare anche la versione arrotolata? Da fare solo quando la pizzella è ancora caldissima, appena cotta, e poi riempire con cioccolata, crema, marmellata o panna. Noi la preferiamo con la Nutella.
